Un drone sottomarino pensato per monitorare lo stato di salute dei fondali dell’Adriatico: nascerà grazie a ‘Sushi drop’, progetto sviluppato da un team di ricerca italo-croato coordinato dall’Università di Bologna che ha appena preso il via con un kick-off meeting a Fano, in provincia di Pesaro e Urbino, dove ha sede il laboratorio di biologia marina e pesca dell’Alma Mater.
Finanziato dalla Commissione europea con oltre 1,7 milioni di euro nell’ambito del Programma Interreg Italia-Croazia, ‘Sushi Drop’ punta a dare vita a uno strumento innovativo per il monitoraggio della salute marina, in grado di navigare in maniera autonoma raggiungendo profondità superiori ai 200 metri.
Viaggiando tra correnti e fondali, spiegano i ricercatori, il drone ‘sub’ scatterà fotografie, realizzerà scansioni sonar e raccoglierà dati sui parametri chimico-fisici dei mari.