I trabocchi, antiche macchine da pesca, sono l’elemento caratterizzante e qualificante del territorio del FLAG Costa dei Trabocchi.
Il Trabocco è un’imponente costruzione realizzata in legno strutturale che consta di una piattaforma protesa sul mare ancorata alla roccia da grossi tronchi, dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro dall’acqua, due (o più) lunghi bracci, detti antenne, che sostengono un’enorme rete a maglie strette.
Dal punto di vista costruttivo, il trabocco si caratterizza per la presenza di una piattaforma in posizione trasversale rispetto alla costa, alla quale è collegata da un ponticello costituito da pedane di legno e dalla quale si dipartono le antenne.
La tecnica di pesca è a vista e consiste nell’intercettare, con le grandi reti a trama fitta, i flussi di pesci che si spostano lungo gli anfratti della costa. I trabocchi sono posizionati là dove il mare presenta una profondità adeguata ed eretti a ridosso di punte rocciose orientate in genere verso SE o NO, in modo da poter sfruttare favorevolmente le correnti. La rete, anche chiamata bilancia, viene calata in acqua grazie ad un complesso sistema di argani e, allo stesso modo, prontamente tirata su per recuperare il pescato. I Trabocchi oggi funzionano come macchine da pesca, ospitano ristoranti, attività ricettive e sono sede di centri di educazione ambientale. Nel tempo la nostra costa ha visto innumerevoli trabocchi, attualmente però sono presenti trentuno Trabocchi dotati di concessione, e ventisette sono quelli effettivamente fruibili. Di seguito la lista di trabocchi tratta dal libro “Trabocchi, traboccanti e briganti” di Pietro Cupido:
Ortona – 9 trabocchi
- Torre Mucchiola, 1924
- Punta Lunga, 1925
- Punta Picci, 1927
- San Ciavocco, 1919
- Scoglio delle Spigole, 1921
- Saraceni, 1933/1934
- Punta Acquabella, 1867
- Punta Acquabella, 1885
- Punta della Mucchiola, 1880, esistente
San Vito – 8 trabocchi
- Molo di San Vito, primo, 1954, esistente
- Molo di San Vito, secondo, 1946, esistente
- Fornace, 1890
- “Urziline”, 1931
- Turchino, 1871, “trabocco laboratorio”, esistente
- Colle del Guardiano, 1850, esistente
- Valle Canale, 1880, esistente
- Sasso di “Rubbanhille”, fine 700, “trabocco laboratorio”
Rocca San Giovanni – 7 trabocchi
- Punta Tufano, fine 700, “trabocco laboratorio”
- Sasso del Gabbiano, 1900
- Punta Isolata, 1891
- Punta Torre, 1873, esistente
- Spezza Catene, 1885, esistente
- Cavalluccio, 1887, esistente
- Punta San Biagio, 1915, esistente
Torino di Sangro – 1 trabocco
- La Morgia, 1919, esistente
Vasto – 18 trabocchi
- Punta Derce, 1919 + Punta Derce, 1922
- Torre Saracena, “crapa bbianche”, 1927 + Torre Saracena, 1924
- Santa Maria della Penna, 1927
- Scoglio della madonna, 1923
- Scoglio della Forgia, 1923
- Cava, 1929
- Grotta del Saraceno, 1904, esistente
- Vignola, 1901, esistente
- San Nicola della Meta, schiena d’asino, 1990, esistente + San Nicola della Meta, scoglio del siluro, 1923, esistente
- Punta San Nicola della Meta, 1923
- Colle dell’impiccato, 1937
- Casarsa, galleria lato nord, 1898 + Casarsa, galleria lato sud, 1922
- Trave, “Cungarelle”, 1938
- Punta Trave, 1900
Porto di Vasto
- esterno 7 trabocchi (1947-1954-1958-1960-1961-1986-1980)
- interno 4 trabocchi (1955-1961-1963-1965)
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